Caserta

La Reggia di Caserta, o Palazzo Reale di Caserta, è una dimora storica appartenuta alla famiglia reale della dinastia Borbone di Napoli, proclamata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

Situata nel comune di Caserta, è circondata da un vasto parco nel quale si individuano due settori: il giardino all’italiana ed il giardino all’inglese. Il Palazzo reale di Caserta fu voluto da Carlo III di Borbone, il quale, colpito dalla bellezza del paesaggio casertano e desideroso di dare una degna sede di rappresentanza al governo della capitale Napoli ed al suo reame, volle che venisse costruita una reggia tale da poter reggere il confronto con quella di Versailles, allora ritenuta il non plus ultra delle dimore regali. Inizialmente, si diede per scontato che sarebbe stata costruita a Napoli, ma, Carlo di Borbone, cosciente della considerevole vulnerabilità della capitale ad eventuali attacchi (specie da mare), pensò di costruirla verso l’entroterra, nell’area casertana: un luogo più sicuro e tuttavia non troppo distante da Napoli.

Dopo il rifiuto di Nicola Salvi, afflitto da gravi problemi di salute, il sovrano si rivolse all’architetto Luigi Vanvitelli, a quel tempo impegnato nei lavori di restauro della basilica di Loreto per conto dello Stato Pontificio. Carlo III ottenne dal papa di poter incaricare l’artista e nel frattempo acquistò l’area necessaria dal duca Michelangelo Gaetani, pagandola 489.343 ducati, una somma che seppur enorme fu certamente oggetto di un forte sconto: il Gaetani, infatti, aveva già subito la confisca di una parte del patrimonio per i suoi trascorsi antiborbonici. Il re chiese che il progetto comprendesse, oltre al palazzo, il parco e la sistemazione dell’area urbana circostante, con l’approvvigionamento da un nuovo acquedotto (Acquedotto Carolino) che attraversasse l’annesso complesso di San Leucio. La nuova reggia doveva essere simbolo del nuovo stato borbonico e manifestare potenza e grandiosità, ma anche essere efficiente e razionale.

Il progetto si inseriva nel più ampio piano politico di Carlo III, che voleva spostare le principali strutture amministrative dello Stato a Caserta, collegandola alla capitale Napoli con un vialone monumentale di oltre 20 km. Questo piano fu però realizzato solo in parte; anche lo stesso palazzo reale non fu completato della cupola e delle torri angolari previste inizialmente.

La facciata della Reggia – Vanvitelli giunse a Caserta nel 1751 e iniziò subito la progettazione del palazzo commissionatogli, con l’obbligo di farne uno dei più belli d’Europa. Il 22 novembre di quell’anno l’architetto sottopose al re di Napoli il progetto definitivo per l’approvazione. Due mesi dopo, il 20 gennaio 1752, genetliaco del re, nel corso di una solenne cerimonia alla presenza della famiglia reale con squadroni di cavalleggeri e di dragoni che segnavano il perimetro dell’edificio, fu posta la prima pietra. Tale momento viene ricordato dall’affresco di Gennaro Maldarelli che campeggia nella volta della Sala del Trono.

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